OGGETTO: “L’anno che verrà…”
Cari ragazzi,
Il nostro anno scolastico riparte ma dobbiamo riconoscere che “qualcosa ancora qui non va..”
Non siamo ai sacchi di sabbia vicino alla finestra, ma il vento che sale da sud ci sta portando tanti granelli avvelenati. Mi riferisco ai migranti e all’orrore di Gaza. E’ un vento che trasporta la stessa domanda sulla natura umana e sulla radice del male che ci ha rivolto il ‘900.
Un odio che non si ferma nemmeno davanti ai bambini e che in pochi anni può trasformare le vittime in carnefici.
Ma anche il vento che scende da nord ci raggiunge a folate gelide colme di insicurezza per chi credeva di aver semplicemente diritto ad una propria patria (mi riferisco al popolo ucraino) e che prefigura scenari apocalittici per la sproporzione tra la forza delle armi e la capacità di giudizio di chi le detiene.
Giudizio che manca, ora più che mai, anche ad occidente e rischia di trasformare il futuro in una pallina da flipper.
Ma possiamo proteggerci dal futuro?
No, possiamo solo provare a costruirlo, poco per volta, su basi nuove.
A questo serve la scuola.
“E Se quest’anno poi passasse in un istante” diventa importante esserci e viverlo con la massima consapevolezza possibile.
Per questo a scuola cercheremo di incoraggiare lo strumento forse più prezioso: Il vostro spirito critico. Ci sembra la scelta obbligata per portare giudizio dove non ce n’è e per proteggervi dal diluvio impazzito di informazioni che si contendono il vostro interesse e sono programmate per rubare la vostra attenzione. Gli
algoritmi della rete rispondono a logiche pubblicitarie e commerciali e quasi mai sono disinteressati, la scuola invece lo è: parlate con i vostri insegnanti, ciò che vi insegnano non serve a comprare il vostro consenso ma ad esercitare la vostra capacità di filtro critico attraverso le varie discipline. Ascoltateli e fate loro anche le domande più scomode. Le buone domande, infatti, possono aiutarvi più di tante mnemoniche risposte.
Come studenti liceali avete la possibilità di riflettere sulle cose prima di entrare nel loro flusso, sentitene la responsabilità.
L’oggetto che media il vostro rapporto con il mondo è il cellulare, non sempre è un buon amico, rischia proprio di togliervi la libertà di scelta.
Quest’anno a scuola troverete delle regole nuove perchè ne prendiate un po’ le distanze. Sono rigide perchè il distacco sia più netto e si riducano le interferenze. Il vuoto che sentirete andrà riempito con i saperi delle diverse discipline e la naturalezza dei rapporti tra compagni. Il filtro più importante tra voi e la realtà deve restare la vostra intelligenza che va allenata con gioia. Vi potrà aiutare per questo anche l’intelligenza artificiale su cui cercheremo di riflettere ancora di più non per sostituire ma per aggiungere con rapidità elementi di analisi alla vostra sintesi critica. Nella sfida della conoscenza il campo di azione si allarga e la scuola può diventare il gioco più bello.
Non “sarà tre volte Natale” ma ogni giorno avrete l’occasione di portare a casa qualcosa di importante.
Un sincero buon anno che verrà.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Federico Frati
Giuseppe Russo
Personale amministrativo